La diffusione di specie vegetali esotiche invasive e l’inquinamento da rifiuti sono problematiche comuni ad entrambe le sponde del mar Adriatico. Il progetto Interreg Italia-Croazia CASCADE si pone tra gli obiettivi quelli di implementare le attività di monitoraggio ecologico di questi ecosistemi costieri per valutare gli impatti sulla biodiversità di queste pressioni antropiche ed elaborare strategie utili a mitigare gli effetti negativi sull’ambiente.
Le specie esotiche invasive rappresentano una delle principali cause del cambiamento globale, provocando danni economici, perdita di biodiversità e alterazione delle caratteristiche ecologiche e funzionali degli ecosistemi. L’ambiente costiero è particolarmente sensibile a tale minaccia a causa della frammentazione del paesaggio e dell’impiego di specie esotiche nel verde urbano e in rimboschimenti forestali, alcune delle quali diventano invasive negli ambienti naturali.
Gli ecosistemi dunali si caratterizzano per la presenza di una flora altamente specializzata, distribuita a mosaico, che subisce in molti casi un eccessivo calpestio e spesso viene rimossa per la fruizione delle coste per fini turistico-ricreativi. Ciò rende questi ambienti particolarmente vulnerabili all’impatto delle specie esotiche invasive.
Inoltre, questi delicati e preziosi ambienti sono esposti alla deposizione e l’accumulo di rifiuti veicolati dal mare, fenomeno conosciuto con il termine inglese di “beach litter”. La plastica e il polistirolo abbandonati, e provenienti dalle attività umane, rappresentano una minaccia sia diretta per l’incolumità della fauna selvatica come uccelli marini e tartarughe, che indiretta modificando le caratteristiche chimiche e fisiche degli ambienti costieri.