Salvaguardia delle aree costiere e delle infrastrutture: cosa fare in cinque anni
Quanto tempo abbiamo per adattare le nostre coste e le nostre infrastrutture ai cambiamenti climatici? O comunque per salvaguardarle? Probabilmente ci vorranno molti anni, e ancor più per vedere i risultati.
Sulle Pubbliche Amministrazioni locali, i primi decisori che possono fare scelte per il territorio e per la comunità, grava la responsabilità di dare vita a progetti in costante sfida con una realtà in continuo mutamento. Infatti, da una parte i decisori si confrontano con i tempi delle procedure per la presa in carico e l’analisi dei problemi, dall’altra hanno il limite del tempo per la realizzazione dei progetti nell’arco del loro mandato. Il tempo è quindi un fattore tanto rilevante quando si deve intervenire tempestivamente per le emergenze, quanto incerto, quando si tratta di programmare adeguatamente prevenzione e manutenzione.
L’obiettivo di questo incontro è fornire ai decisori delle pubbliche amministrazioni spunti esperienziali, tecnici e procedurali, per affrontare i loro problemi in modo adeguato e consapevole, analizzando soluzioni e costi variabili in base alle esigenze e alle risorse del territorio.
Programma:
Introduzione
Franco Giacotti, WaterFrontLab
Lo stato dell’arte
Federico Peres, B&P Avvocati
Il fattore tempo
Enzo Pranzini, Università Firenze
Recupero ambientale dell’area marina di Bagnoli Caroglio
Emanuele Scanferla, Proger Spa
Jesolo, da città balneare a città di mare
Andrea Vercellotti, Arcadis
Esempi, Tecnologie applicative e Proposte per una gestione integrata della tutela delle coste
Francesca Lupino, Sidra S.p.a. (gruppo DEME)
Luca Sittoni, Sidra S.p.a. (gruppo DEME)
L’impianto ad eiettori per il rimodellamento dei fondali
Marco Pellegrini, Università di Bologna
Cesare Saccani, Università di Bologna
Il ruolo delle Amministrazioni locali
Francesco Monaco, Fondazione IFEL-ANCI
Interventi programmati, domande e considerazioni finali